Le sensazioni che provai quando mi lanciai con il paracadute, o meglio quando mi lanciarono (perchè fu l'istruttore dietro di me a decidere il momento di andare), oramai sono state sepellite sotto otto anni di ricordi di vita ,tuttavia bastano a ricordarmi di volerle riprovare e questa volta da sola , senza la sicurezza di una persona che faccia tutto per me: apra il paracadute decida quando è il momento di lanciarsi dall'aereo, mi spieghi cosa fare esattamente e lotti contro le correnti dei venti in quota al posto mio.

Non provai paura quando venne il momento di uscire dall'aereo turistico che ci aveva portati in quota, o almeno non la paura dell'altitudine... avevo paura di sentire quello sgraditissimo formicolio in pancia che si sente quando si accelera bruscamente, ma con mio sommo stupore e gratitudine non lo sentii.

Al momento di uscire dal portellone dell'aereo l'istruttore continuava a ripetermi di non dimenticare di sorridere per la foto (all'ala dell'aereo era attaccata una macchina fotografica che immortalava chi si lanciava), forse lo faceva per farmi evitare di guardar giù, sta di fatto che dimenticai davvero quanto stava per succedere e la mia unica preoccupazione fu di venire bene nella foto e di sorridere :)

Ebbi un solo istante in cui guardai giù e vidi come era lontano il mondo la sotto...il momento dopo mi trovavo a galleggiare per qualche secondo in parallelo con l'aereo, i venti in quota erano fortissimi, dopodichè ci fu la caduta libera che duro' circa mezzo minuto, poco piu'.

Furono momenti bellissimi...al punto che quando si apri' il paracadute ad arrestare la caduta e quella velocità, mi trovai ad essere delusa, avrei voluto che durasse di piu'.

Avrei desiderato assaporare ancora quei momenti di volo libero, quella incredibile sensazione di tempo sospeso, lo strattone del paracadute che si era aperto fu ciò che fece si che il mio “tempo interiore” ricominciasse a scorrere normalmente, fu uno strappo di ritorno alla realtà dell'ordinario.

Certo, il tranquillo e cullante discendere del paracadute e il vedermi il mondo dall'alto come anche l'atterraggio in cui mi fu raccomandato di correre per attutire l'impatto con il terreno, furono pure loro bei momenti, ma... la caduta libera fu quella che mi regalò quel tocco speciale che mi è rimasto impresso a distanza di anni .

.

home

pessimismo e ottimismo