L'isola della Cona è il nucleo principale della riserva naturale Foce dell'Isonzo.
Paradiso dei birdwatchers,nell'oasi naturalistica della Cona si possono trovare tra stanziali e in migrazione più di 300 specie di uccelli.
Al fine di osservare la fauna si trovano lungo il percorso, delle apposite strutture in legno a più piani; in alcune di esse ci sono dei binocoli (dei canocchiali si possono noleggiare anche all'entrata ).






Fra gli uccelli stanziali vi sono diverse oche selvatiche che sono state reintrodotte da pochi anni, numerose specie di anatre, aironi bianchi, aironi cinerini.
Spesso si possono osservare garze ciuffetto e mignattaie.
In inverno si vedono alzavole, moriglioni, fischioni, mestoloni, codoni, morette.
Durante le migrazioni pittime, pavoncelle,beccacce e chiurli fanno la loro comparsa.




Da pochi anni a questa parte sono stati introdotti nell'Isola della Cona i cavalli francesi della Camargue.
Sono cavalli bianchi di corporatura robusta e di statura piuttosto bassa.
Alcuni di essi sono lasciati allo stato brado, liberi nel circuito esterno dell'Oasi.
Questi bellissimi cavalli svolgono anche la naturale funzione di tenere sotto controllo la vegetazione.
Con altri cavalli, lasciati comunque liberi al pascolo, si possono effettuare escursioni nell'isola prevalentemente nel periodo estivo, rivolgendosi al personale dell'oasi.
I tempi di percorrenza a piedi del circuito naturalistico possono variare dalle due ore (una in andata una in ritorno comprese le soste agli osservatori) alle cinque-sei ore, se si decide di percorrere anche il circuito esterno che passando per l'osservatorio del Cioss arriva fino alla punta estrema dell'isola dove il fiume incontra definitivamente il mare.



Per arrivare all'ingresso della riserva in macchina, occorre da Trieste prendere la strada che va verso Grado; dopo circa una decina di km si incontra sulla sinistra una strada sterrata e un cartello di segnalazione (occorre prestare attenzione ), percorsi un paio di km di sterrato si raggiunge l'ingresso della riserva.
Se si vuole arrivare all'isola da Grado bisogna, lasciato Grado pineta prendere la direzione Monfalcone-Trieste,e svoltare a destra passati circa 10 km.
Il biglietto di ingresso per adulti costa due euro, per bambini sotto i sei anni di età è gratuito e per ragazzi dai 6 ai 14 anni e over 65 costa 1 euro.



Volendo si possono prenotare visite guidate per gruppi. Ad ogni modo all'ingresso dell'oasi, c'è una saletta multimediale dove è possibile informarsi su flora e fauna e viene fornita una cartina dell'area.
Ho scattato le foto qui a lato il 12 marzo 2005, un marzo particolarmente freddo che ha comportato un risveglio della primavera più tardivo rispetto gli anni precedenti.
Le condizioni di visibilità a causa del cielo coperte non erano buone, non abbastanza da rendere significative gli scatti a stormi e uccelli con una semplice digitale.





Nell'osservatorio della Marinella a circa quindici minuti a piedi dall'entrata, vi sono tre piani, al primo piano si trovano dei binocoli mentre al piano interrato, è possibile osservare tramite delle vetrate l'ambiente subacqueo della zona; a seconda del livello dell'acqua si osservano dai 30 cm in altezza a di più.
Avendo pazienza e fortuna può capitare che faccia capolino un luccio (come quello qui a lato).




Matayur

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