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- Fra gli uccelli stanziali vi sono
diverse oche selvatiche che sono state reintrodotte da pochi
anni, numerose specie di anatre, aironi bianchi, aironi
cinerini.
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Spesso si possono osservare garze ciuffetto e mignattaie.
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In inverno si vedono alzavole, moriglioni, fischioni,
mestoloni, codoni, morette.
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Durante le migrazioni pittime, pavoncelle,beccacce e chiurli
fanno la loro comparsa.
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- Da pochi anni a questa parte
sono stati introdotti nell'Isola della Cona i cavalli francesi
della Camargue.
Sono cavalli bianchi di corporatura robusta e di statura piuttosto
bassa.
Alcuni di essi sono lasciati allo stato brado, liberi nel
circuito esterno dell'Oasi. -
Questi bellissimi cavalli svolgono anche la naturale funzione
di tenere sotto controllo la vegetazione.
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Con altri cavalli, lasciati comunque liberi al pascolo, si
possono effettuare escursioni nell'isola prevalentemente nel
periodo estivo, rivolgendosi al personale dell'oasi.
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I tempi di percorrenza a piedi del circuito naturalistico
possono variare dalle due ore (una in andata una in ritorno
comprese le soste agli osservatori) alle cinque-sei ore, se si
decide di percorrere anche il circuito esterno che passando per l'osservatorio del Cioss arriva fino alla
punta estrema dell'isola dove il fiume incontra definitivamente
il mare.
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Per arrivare all'ingresso della riserva in macchina, occorre da
Trieste prendere la strada che va verso Grado; dopo circa
una decina di km si incontra sulla sinistra una strada sterrata
e un cartello di segnalazione (occorre prestare attenzione ),
percorsi un paio di km di sterrato si raggiunge l'ingresso della
riserva.
Se si vuole arrivare all'isola da Grado bisogna, lasciato Grado pineta prendere la direzione Monfalcone-Trieste,e svoltare a destra passati circa 10 km. -
Il biglietto di ingresso per adulti costa due euro, per bambini
sotto i sei anni di età è gratuito e per ragazzi
dai 6 ai 14 anni e over 65 costa 1 euro.
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- Volendo si possono prenotare
visite guidate per gruppi. Ad ogni modo all'ingresso dell'oasi,
c'è una saletta multimediale dove è possibile
informarsi su flora e fauna e viene fornita una cartina
dell'area.
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Ho scattato le foto qui a lato il 12 marzo 2005, un marzo
particolarmente freddo che ha comportato un risveglio della
primavera più tardivo rispetto gli anni precedenti.
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Le condizioni di visibilità a causa del cielo coperte
non erano buone, non abbastanza da rendere significative gli
scatti a stormi e uccelli con una semplice digitale.
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- Nell'osservatorio della
Marinella a circa quindici minuti a piedi dall'entrata, vi sono
tre piani, al primo piano si trovano dei binocoli mentre al
piano interrato, è possibile osservare tramite delle
vetrate l'ambiente subacqueo della zona; a seconda del livello
dell'acqua si osservano dai 30 cm in altezza a di più.
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Avendo pazienza e fortuna può capitare che faccia
capolino un luccio (come quello qui a lato).
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